La sua famiglia di elezione: i Frati Minori Conventuali

La sua famiglia di elezione: i Frati Minori Conventuali
Assisi, san Francesco - 2012

Basilica di San Francesco d’Assisi

Nell’ottobre 1920, Nicolò Matteo Cortese partì per il collegio dei Frati Minori Conventuali di Camposampiero, località non lontana da Padova, luogo scelto da S. Antonio per trascorrervi alcuni periodi di ritiro, oggi “luogo Antoniano” con il santuario della Visione (di Gesù Bambino) e del Noce, a ricordo della celletta che il Santo di Padova si era fatta preparare su un poderoso albero di noce per trascorrervi le giornate in solitudine contemplativa.

Lasciamo a padre Placido di raccontare qualcosa sulla storia dell’Ordine da lui scelto per consacrarsi a Dio. Il testo che segue è tratto dalla pubblicazione “S. Antonio, Il Santo dell’ora presente”, stampata all’inizio del 1943 e curata dallo steso padre Cortese, giunto all’ultimo anno della sua direzione dell’opera “Il Messaggero di S. Antonio”.

I pellegrini che giungono in Assisi e in Padova per venerare le Tombe gloriose dei due grandi Apostoli, restano delle volte sorpresi nel trovare custodi di tanto tesoro i Frati Minori Conventuali e vogliono sapere le origini e le vicende di questa nostra secolare permanenza presso la Tomba del Fondatore e presso quella del suo più grande imitatore.

Quando si pensa al meraviglioso sviluppo dell’Ordine Minoritico che ha esteso in più di sette secoli di vita la sua opera di bene in tutti gli angoli della terra, si pensa a una pianta secolare che ha rami, frutti e foglie. Il tronco è Francesco, perché solo dal suo cuore i suoi figli dalle origini a oggi hanno attinto tutta la vitalità loro. L’Ordine Francescano ha una caratteristica sua propria e si distingue da tutti gli altri Ordini religiosi che sono venuti a rallegrare la Chiesa di Dio, perché s’è plasmato su S. Francesco, il Santo che s’è più avvicinato a Cristo, che ha richiamato l’umanità all’amore, che ha portato un soffio di poesia a questa nostra vita dura e faticosa.

I rami sono i suoi Ordini che egli ancora vivente vide carichi di frutti e sono i santi, pieni di foglie e sono le fatiche apostoliche dei suoi figli.

Francesco, che aveva raccolto i suoi primi frati e mandati nel mondo a predicare la pace (Primo Ordine, ndr), raccoglie ancora le Vergini d’Assisi con Chiara, perché anch’esse con la penitenza avessero a intercedere agli uomini i doni di Dio (Secondo Ordine, detto delle “Povere Donne”, poi chiamate “Clarisse”, ndr). E quando alla sequela sua si vogliono mettere anche gli uomini legati da doveri verso i figli, fonda il Terz’Ordine della Penitenza (oggi: Ordine Francesco Secolare, ndr). Questi i tre rami della pianta che è Francesco.

Solo dopo vengono le divisioni e questo per quella vitalità che ebbe l’Ordine protetto e benedetto dalla Chiesa. Così i rami ebbero nei secoli altri rami e anche questi si riempiono di frutti.

I Minori Conventuali sono il primo ramo chiamato sino al 1517 «Ordine di S. Francesco», «Ordine dei Frati Minori» e qualche volta «Ordine dei Frati Minori Conventuali». Questo appellativo richiamava le Chiese e i Conventi Conventuali, le grandi Chiese e i grandi Conventi che l’Ordine ebbe dalle origini e tiene ancor oggi.

La Riforma sorse da questo ramo e S. Bernardino da Siena († 1444) che venne dai Conventuali fu il vero propagatore dell’Osservanza. Ancor’oggi all’Estero i Frati Minori che in Italia si dissero «dell’Osservanza», «Osservanti», sono chiamati «Bernardini».

Poi dalla stessa Osservanza nacque una nuova riforma e abbiamo oggi i «Minori Riformati».

Nel 1528 la pianta francescana vide spuntare il rigogliosissimo ramo dell’Ordine dei «Frati Minori Cappuccini».

Questa la genesi storica della prodigiosa pianta francescana.

Se nei secoli ci furono divisioni, oggi non ci sono più. Le tre grandi famiglie escono tutte dal cuore di Francesco ed hanno come programma: predicare al mondo sconvolto dalle passioni umane «la pace e il bene».

I Frati Minori Conventuali hanno ancora dai tempi di S. Francesco i grandi Conventi e le bellissime Chiese, hanno tutta una tradizione di studi gloriosi, una fioritura di Santi, di frati saliti al Pontificato, di Martiri.

Furono i più provati dalle soppressioni religiose, perché le loro Chiese divennero magazzini, caserme, stalle; molte passarono ad altri Ordini Religiosi, altre al Clero secolare.

Ma dalle due Tombe di S. Francesco e di S. Antonio sorse novella vita ed oggi l’Ordine continua la sua ascesa e si moltiplica anche per esso il bene nel mondo.

L’Ordine è diviso in Province. Una delle più gloriose è quella di S.  Antonio.

La Provincia di S. Antonio ha riaperto in questi ultimi tempi nuovi Conventi, una Missione in Albania, ha dato alla Chiesa di Parenzo e Pola un Vescovo (il chersino padre Raffaele Radossi, poi trasferito alla sede arcivescovile di Spoleto, ndr), alla Missione Cinese di Hin-ngam il Prefetto Apostolico, ha fiorenti Collegi di Fratini, ha un gruppo di giovani nel Collegio Greco di Roma per il rito orientale.

Il Convento del Santo è per storia e importanza uno dei più celebri nel mondo francescano. La Basilica è meta di pellegrinaggi continui e i frati sono i consolatori di anime che vengono presso la Tomba del miracolo ad attingere energie nuove per il cammino nella virtù e nella vita cristiana.

A questo rifiorire di vita nuova invochiamo le benedizioni del Padre Serafico e del Santo di Padova.

Padre Placido Cortese, gennaio 1943

Basilica S. Antonio di Padova

Basilica di Sant’Antonio di Padova

L’efficace sintesi di padre Placido va aggiornata con altre informazioni e con gli sviluppi successivamente intervenuti, in particolare nella Provincia di S. Antonio.

S. Francesco d’Assisi (1182-1226) fondò il triplice Ordine minoritico: dei Frati Minori (o Francescani, oggi: Minori, Conventuali, Cappuccini), delle monache (Clarisse), e dei Penitenti o Terziari francescani (oggi Ordine francescano secolare e Terz’Ordine regolare di S. Francesco).

È uno dei santi più rappresentativi della storia della Chiesa e della civiltà, per la sua conformità mistica col Crocifisso («alter Christus»), per la riscoperta letterale del Vangelo e la genuina interpretazione dei suoi valori religiosi e umani che, da lui proposta ai propri seguaci e predicata a tutti, è stata largamente apprezzata come una «visione francescana» della vita. È per questo uno dei santi più conosciuti e amati nel mondo, dagli uomini di ogni ceto e credo religioso.

Francescani o Frati Minori sono genericamente tutti i religiosi appartenti al Prim’Ordine maschile, fondato da S. Francesco nel 1209, raggruppati oggi nelle tre famiglie pari e indipendenti dei Frati Minori (OFM, già detti Osservanti, Riformati, ecc.), dei Frati Minori Conventuali (OFMConv) e dei Frati Minori Cappuccini (OFMCap), professanti tutti l’identica Regola del Fondatore (1223), ma con costituzioni, tradizioni e caratteristiche proprie.

Con la bolla Ite vos del 29 maggio 1517, detta di unione o di separazione, secondo i punti di vista, papa Leone X di fatto lasciò i Conventuali nel loro stato e decise di autorità la fusione di tutti i gruppi riformati, di qualunque forma e denominazione, sotto un proprio ministro generale riformato col titolo (e relativo sigillo) di ministro generale «totius Ordinis» e col nome ai religiosi uniti di Frati Minori o, in alternativa, di Frati Minori della Regolare Osservanza.

I Frati Minori Conventuali costituiscono una delle tre grandi famiglie del Prim’Ordine francescano o minoritico. Il loro nome ufficiale è Ordo Fratrum Minorum S. Francisci Conventualiium; la sigla dell’Ordine: OFMConv.

La Provincia Patavina di S. Antonio ha conosciuto nel dopoguerra una notevole espansione missionaria. Venute meno le presenze in Albania e in Cina, per i noti sconvolgimenti politici che interessarono quei paesi, molte energie furono investite in America Latina e dalla Provincia madre di Padova sono nate altre due Province, in Argentina-Uruguay e in Brasile.

Oggi l’antica Provincia del Santo ha assunto una nuova configurazione e una nuova denominazione. Allargandosi all’ex Provincia Ligure-Piemontese (1999) e all’ex Provincia Bolognese (2013), si è costituita la «Provincia Italiana di S. Antonio» dei Frati Minori Conventuali, che si estende in tutta l’Italia settentrinale, con 26 conventi e 1 casa filiale. All’attuale Provincia appartengono le Delegazioni di Portogallo (3 conventi) e Cile (3 conventi). Da essa, inoltre, dipendono le Custodie provinciali di Francia-Belgio (5 conventi), Ghana (5 conventi), Indonesia (8 conventi, 1 casa filiale).

La Provincia di S. Antonio ha donato alla Chiesa altri tre Vescovi: padre Antonio Vitale Bommarco († 2004), già Ministro provinciale, poi Generale dell’Ordine e infine Arcivescovo di Gorizia (nativo di Cherso e grande sostenitore della causa di canonizzazione del concittadino padre Placido Cortese); padre Gianfranco Agostino Gardin, veneziano, anch’egli Ministro provinciale e Generale dell’Ordine e ora Vescovo di Treviso; p. Fernando Mason, padovano, missionario in Brasile e attuale Vescovo di Piracicaba.

Il Convento del Santo continua nella sua missione di accoglienza e di evangelizzazione, a servizio della Pontificia Basilica di Sant’Antonio, Santuario internazionale e meta di pellerinaggi da ogni parte del mondo.

Tutta la Provincia di Sant’Antonio è impegnata, a vari livelli (formativo, culturale, pastorale), nella missione che fu già del Santo e dei frati che si susseguirono in quasi otto secoli di storia, missione che si riassume nel binomio «Vangelo e Carità». In tale contesto, l’opera del “Messaggero di S. Antonio” è tra le più rappresentative della Provincia. Notevole fu l’apporto di padre Placido Cortese, negli anni in cui la diresse (1937-1943), raddoppiando il numero degli Associati (portandoli a circa 800 mila) e realizzando una moderna e autonoma tipografia (1939).

SITI DI RIFERIMENTO:

Sito ufficiale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali (OFMConv)

Sito ufficiale della Provincia Italiana di S. Antonio OFMConv

Sito ufficiale del Messaggero di S. Antonio

Pastorale giovanile e vocazionale della Provincia Italiana di S. Antonio OFMConv. Centro Francescano Giovani – Nord Italia

Sito ufficiale della Basilica Papale e del Sacro Convento di S. Francesco – Assisi