Mentre l’Europa e il mondo assistono attoniti alla guerra, ennesima “inutile strage” che semina morte, distruzioni e gravi sofferenze tra la popolazione in Ucraina, facciamo nostre le parole augurali di San Francesco, uomo di pace e di fraternità, che aveva affascinato con il suo esempio il nostro Venerabile Padre Placido Cortese, suscitando in lui la vocazione alla vita francescana.
Di fronte agli orrori della guerra civile spagnola e al profilarsi di altre tragedie, Padre Placido così scrisse nell’ottobre 1937:
“In questi giorni paurosi, quando tutti i popoli vivono nell’incertezza e vedono prendere piede ideologie capovolgitrici dell’ordine e della morale, noi sentiamo il bisogno di invocare il ritorno di santo Francesco tra le folle che egli conobbe e amò. Venga santo Francesco e ripeta gli accenti appassionati del suo cantico ai fratelli in guerra, e canti ancora: Beati quelli che perdonano per lo tuo amore. Quando esula da questa terra l’amore di Dio, è l’odio che impera: l’odio che distrugge, l’odio che calpesta ogni legge, la più sacra. Preghiamo san Francesco che ritorni con lui a regnare in questo mondo l’amore”.
(Messaggero di S. Antonio, ottobre 1937)
L’esemplare sinergia di intenti che ha animato alcune realtà e istituzioni, sociali ed ecclesiali, ha contribuito a produrre una rara unanimità a livello di decisioni politico-amministrative, che consegnerà alle generazioni future la memoria delle sofferenze patite da un gran numero di Internati sloveni, soprattutto, e croati nell’ex Campo di concentramento di Chiesanuova, alla periferia di Padova, uno dei cosiddetti “campi del duce”, realizzati negli anni 1942-1943 durante la seconda guerra mondiale, a seguito dell’occupazione del regno di Jugoslavia da parte del Regio Esercito Italiano nel 1941. Nel dopoguerra il sito divenne la caserma “Mario Romagnoli”:
A Chiesanuova, ma non solo, rifulse la carità del nostro Venerabile Padre Placido Cortese, che accolse l’invito di tre studentesse di medicina slovene all’Università di Padova ad interessarsi degli Internati, che in migliaia furono trattenuti nel campo fino all’8 settembre 1943, quando, con la successiva occupazione tedesca, queste strutture furono diversamente utilizzate.
La caserma Romagnoli fu chiusa all’inizio del 2009, con l’abbandono di fatto delle strutture. Ora, con la dismissione dell’area da parte del Demanio, la vasta superficie (circa 150.000 mq) sarà valorizzata a beneficio del quartiere, e si potranno realizzare opere urbanistiche e abitative che daranno un nuovo respiro a tutta la zona. Il Comune di Padova, che da tempo è in contatto con l’agenzia incaricata della dismissione, vede finalmente profilarsi la concreta possibilità di realizzare importanti progetti.
In vista dell’auspicata disponibilità dell’area, l’Associazione di Promozione Sociale “Viaggiare i Balcani” (promotrice dell’iniziativa), i Frati del Santo (Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Rettorato della Basilica del Santo, Direzione del Messaggero di S. Antonio, Vicepostulazione della causa di canonizzazione di Padre Placido Cortese), la Consulta di Quartiere 6A, il Comitato Cittadini “Itinerario della Memoria Padova Ovest”, le Parrocchie di Chiesanuova e Cave, a seguito di alcuni incontri hanno sottoscritto un dettagliato documento da sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale di Padova e agli organi dell’Amministrazione della città, affinché in occasione della riqualificazione dell’area dell’ex caserma Romagnoli “si conservi una traccia tangibile di memoria dell’ex Campo di concentramento e della testimonianza di servizio di Padre Placido Cortese a favore degli Internati”.
Riprendiamo dal documento sottoscritto la parte riguardante l’obiettivo:
Il documento, firmato da tutte le parti in data 19 gennaio 2022, è stato quindi preso in consegna dal consigliere Gianni Berno e dall’assessore Cristina Piva, per il suo deposito presso gli uffici del Comune di Padova, a corredo della richiesta di esame ed approvazione di una specifica Mozione da parte del Consiglio comunale, redatta nel seguente testo:
Una conferenza stampa per presentare il documento che ha consentito di giungere alla Mozione sottoscritta da tutti i consiglieri comunali, si è svolta il 18 febbraio a Palazzo Moroni, sede del Municipio di Padova, con interventi da parte del Presidente dell’Associazione “Viaggiare i Balcani”, del Vicepostulatore della causa di canonizzazione di Padre Placido Cortese, del Presidente della Consulta di Quartiere 6A e del Parroco di Chiesanuova. Era presente anche il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, che ha espresso la più viva soddisfazione per il risultato raggiunto.
18 febbraio 2022 – Padova, Palazzo Moroni
Conferenza stampa
Nella seduta del Consiglio comunale di Padova del 21 febbraio 2022, la Mozione è stata approvata all’unanimità (26 voti favorevoli su 26 presenti). Si tratta indubbiamente di un provvedimento di alto valore politico-amministrativo, che avrà importanti risvolti educativi e sociali, salvaguardando la memoria di quanti, negli anni dolorosi della seconda guerra mondiale, hanno patito nell’ex Campo di Chiesanuova. Verrà, inoltre, opportunamente ricordata la figura e l’opera – definita “sovrumana” – di Padre Placido Cortese, che in quel contesto si adoperò eroicamente per alleviare le sofferenze degli Internati.
È da mettere in evidenza che, in questa occasione, è stata raggiunta una unanimità che non era scontata, dal momento che le varie parti politiche difficilmente si trovano d’accordo, anche per decisioni di minor rilievo, al fine di far valere il proprio punto di vista o la propria particolare interpretazione. Senza dubbio possiamo affermare che il nostro Padre Placido è risuscito a metter tutti d’accordo.
Una felice coincidenza si è verificata nel pomeriggio del 12 marzo 2022, pochi giorni dopo l’approvazione della Mozione, con la visita a Chiesanuova di una folta Delegazione proveniente dalla Slovenia, ma anche da Gorizia e Trieste, con la guida di Ivo Jevnikar, tra i maggiori esperti della vicenda storica del Campo di concentramento e dell’opera ivi svolta dal Venerabile Padre Cortese. Era presente anche l’ambasciatore della Slovenia a Roma, Tomaž Kunstelj. In mattinata la Delegazione aveva fatto tappa a Gonars (Udine), dove sorgeva un campo analogo a quello di Chiesanuova, che fu anch’esso oggetto di cure da parte di Padre Placido.
Non è stato permesso l’ingresso nell’ex caserma Romagnoli, chiusa dal 2009, ma il gruppo si è soffermato dapprima nella Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta di Chiesanuova, con la fraterna accoglienza del parroco don Pierpaolo Peron, che ha ricordato l’esperienza del suo predecessore don Ettore Silvestri, chiamato a celebrare la Messa nella festa dell’Assunta, all’interno del Campo. Particolarmente toccanti sono stati i canti eseguiti in chiesa dai visitatori sloveni. Era presente anche don Florindo Bodin, parroco della parrocchia B. V. Maria del Perpetuo Suffragio alle Cave, che ricade nel medesimo quartiere di Padova Ovest. Quindi, attorno al cippo che ricorda la presenza e l’opera di Padre Placido Cortese, vari interventi hanno reso omaggio al nostro Venerabile. A rappresentare l’Amministrazione comunale di Padova erano l’assessore Cristina Piva e il consigliere Gianni Berno.
Emozionanti le cartoline spedite dal campo di Chiesanuova che una signora del gruppo ha mostrato ai presenti:
Cartoline spedite da un internato del Campo di concentramento di Chiesanuova
(Brentelle di Sopra è la zona che comprende Chiesanuova)
La Delegazione Slovena si è quindi portata a Padova, nella Basilica di sant’Antonio. Dopo la sosta alla “Pietra d’inciampo” e il devoto passaggio alla tomba del Santo, i pellegrini hanno sostato davanti al Memoriale, già Confessionale del Venerabile Padre Placido Cortese, presso il quale il Vicepostulatore ha ricordato quanto avveniva in quel luogo, soprattutto durante il drammatico periodo dell’occupazione tedesca, dopo l’8 settembre 1943, fino all’arresto di Padre Placido, l’8 ottobre 1944. La visita si è conclusa al busto collocato nel chiostro della Magnolia, lasciando in tutti un vivo ed emozionante ricordo.
Piazza del Santo, 11 – 35123 Padova
Tel. 0498242811
E-mail: padreplacidocortese@gmail.com