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COMMEMORAZIONE DEL VENERABILE PADRE PLACIDO CORTESE
NEL 79° ANNIVERSARIO DEL “MARTIRIO”

 

Padre Placido Cortese (1907 – 1944)
«Martire della Carità»
nel 79° anniversario della morte

 

Domenica 26 Novembre 2023, Solennità di Cristo Re, Santa Messa alle ore 11:00

Presiede S.E. Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo emerito di Loreto, già Delegato Pontificio per la Basilica del Santo

A seguire preghiera presso il Memoriale di Padre Placido

 

Novembre 1944

PADRE PLACIDO, «MARTIRE DEL SILENZIO»

 

Nel mese di novembre si rinnova il ricordo del martirio del nostro Venerabile Padre Placido Cortese, «martire della carità» innanzitutto, di quella “Charitas Christi” che sempre lo animò in vita e lo sostenne fino all’estremo sacrificio; ma anche «martire del silenzio», grazie al quale egli contribuì a proteggere la vita di quanti erano in pericolo in quei drammatici frangenti, quando – dopo l’8 settembre 1943 – sulle nostre regioni oppresse dalla disumanità del nazifascismo sembrava essersi eclissata ogni speranza.

La carità che ardeva nel cuore di Padre Placido era il frutto maturo della sua indomita fede, una fiaccola che nessuna forza avversa riuscì a spegnere. Come anche il suo eroico silenzio, che le più atroci torture non riuscirono a spezzare.

«Martire del silenzio»: lo ha voluto rappresentare così Ruben Ferreira, artista portoghese che vive e opera a Londra. Siamo lieti di accogliere nelle nostre pagine web il suo dipinto, espressivo del carisma dell’autore, che ringraziamo per avere inviato nei mesi scorsi al nostro sito internet questo messaggio, rivolgendosi alla “Causa di Padre Placido”, felice e significativa allusione all’esito che tutti attendiamo, la beatificazione e la canonizzazione del nostro amato Venerabile:

 

Venerabile Padre Placido Cortese “Martire del silenzio” © Ruben Ferreira, Fine Art & Sacred Art, London, 2023 – rubenferreiraart.com

Cara Causa di Padre Placido, la pace sia con te!

Grazie per la tua missione.

Sono un artista portoghese, con sede a Londra. Il mio lavoro è riconosciuto in molte parti del mondo. Tengo conferenze, ritiri, sulla vita dei santi (principalmente i più sconosciuti e di tutto il mondo). Puoi vedere i miei lavori e le mie conferenze sul mio sito web: rubenferreiraart.com

Ho incontrato Padre Placido quando sono stato di recente a Padova. Ho visto il suo confessionale nella Basilica del Santo. Mi è bastato leggere un po’ della sua storia per innamorarmi della sua vita. Ho capito subito che dovevo dipingere Padre Placido in modo da poter raccontare la sua storia al mondo. Condivido con voi il risultato finale. Un dipinto che misura 50x60cm. Come ho fatto con altre santi, vittime del nazismo, ho voluto mostrare il contrasto tra il bene e il male, e nel caso di Padre Placido, anche il coraggio del suo silenzio. Migliaia di persone sono curiose di saperne di più su questi santi così importanti per i nostri tempi.

Ho realizzato molti dipinti e lavorato con molti santi (e per me dipingere un santo è pregare, relazionarsi con lui o lei) ma il dipinto di Padre Placido è diventato uno dei miei preferiti, per l’amore che provo per Padre Placido e per lo strumento che è diventato per parlare di lui a tante persone.

Abbiamo bisogno di più libri di Padre Placido in diverse lingue!

Potete contare su tutto il mio sostegno e il mio lavoro per far conoscere Padre Placido nel mondo.

Spero che il risultato ti piaccia! Grazie per l’attenzione. Dio vi benedica.

In Cristo, per Maria, Ruben Ferreira, Fine Art & Sacred Art, London.

Il messaggio di Ruben Ferreira ci commuove: grazie Ruben! Obrigado!

La sua testimonianza è l’ennesima prova che la figura e l’opera di Padre Placido non lasciano indifferenti, anzi, conquistano!

Il “Messenger of Saint Anthony” di Novembre 2023 gli ha dedicato la copertina e un articolo che volentieri mettiamo a disposizione degli amici di Padre Placido.

 

Di Padre Cortese, «martire del silenzio», ha testimoniato anche chi l’ha conosciuto, come il confratello francescano conventuale Padre Celestin Tomić (1917-2006), biblista croato, che incontrò Padre Cortese a Roma, nel collegio internazionale dell’Ordine Seraphicum, dove Padre Tomić era docente:

 

Era l’anno 1943, al Seraphicum, in via S. Teodoro, era ospite a tavola il P. Placido Cortese, un frate padovano che parla il croato. Lavora nell’assistenza agli internati del lager di Padova [si riferisce al campo di Chiesanuova, ndr]. Alla fine del pranzo ci siamo stretti la mano ed abbiamo scambiato i saluti in croato. Di bassa statura e quasi impercettibilmente zoppicante.

Quando fu rapito, hanno detto che sono giunte due persone che gli hanno chiesto di visitare una persona ammalata. E se ne è persa traccia.

Abbiamo avuto martiri del segreto confessionale. Padre Placido martire del silenzio sacerdotale: non ha voluto tradire i nomi dei suoi collaboratori. Riteneva che ciò che gli si diceva anche fuori della confessione, fosse come se glielo avessero detto in confessione.

[Positio, pp. 362-363].

Di Padre Celestin Tomić OFM Conv. è stata avviata, a Zagabria, la causa di beatificazione e canonizzazione.

Padova, Basilica del Santo:
il Confessionale (ora Memoriale)
di Padre Placido Cortese

 

Lo scrittore Pietro Galletto (Treviso, 1929), nella sua opera “La Resistenza in Italia e nel Veneto” (G. Battagin Editore, S. Zenone degli Ezzelini, III ed., 2000) accenna all’opera di Padre Domenico Artero, missionario della Consolata, “cappellano dei prigionieri inglesi dislocati nei dodici campi di lavoro dipendenti dal comando di Chiesanuova”, e aggiunge:

 

Padova-Terranegra: Tempio dell’Internato Ignoto (1953), realizzato da don Giovanni Fortin

In questo settore altamente umanitario della Resistenza civile, emergono altri due sacerdoti: Padre Placido Cortese, dei francescani conventuali della basilica del Santo di Padova, e il parroco di Terranegra Don Giovanni Fortin [deportato a Dachau, ideatore del Tempio dell’Internato Ignoto, realizzato nel dopoguerra, ndr]. Il francescano, catturato a Padova e torturato a Trieste…, viene dato per disperso dopo il marzo 1945. Secondo una attendibile testimonianza si può ritenere che sia deceduto sotto le torture, martire del silenzio.

[p. 102]

L’opera di Galletto, uscita in prima edizione nel 1996, risente delle ben note lacune sulla sorte di Padre Cortese, prima che emergessero le fondamentali testimonianze che resero possibile l’avvio della causa di beatificazione. Significativo, tuttavia l’appellativo di «martire del silenzio» riconosciuto al nostro Venerabile.

 

Il coraggio del silenzio: Padre Placido ne è stato capace perché nel suo cuore ardeva la “Charitas Christi”, descritta mirabilmente da san Paolo nel celebre “Inno alla Carità”:

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta

(1Cor 13, 1-7).

«Charitas Christi urget me” (2Cor 5,14) (autografo di Padre Placido Cortese)

 

Ottobre 2023

IL RITORNO DI S. PIO X A PADOVA

La sua devozione a Sant’Antonio e l’amicizia con i Frati del Santo

 

Papa Pio X  – L’urna di S. Pio X nella Cattedrale di Padova (16-17 ottobre 2023)

 

Il pellegrinaggio in Veneto (Riese Pio X, paese natale, Padova e Venezia) dell’urna di San Pio X (Giuseppe Sarto, Riese 1835 – Roma 1914), ricorrendo il 120° anniversario della sua elezione al soglio di Pietro (4 agosto 1903), ci dà l’occasione di fare memoria della sua particolare devozione a sant’Antonio e del legame di stima e amicizia con i Frati del Santo. Tanto più che di questo ha ben scritto Padre Placido Cortese nel 1938, dando alle stampe un piccolo e prezioso opuscolo: Pio X e i Frati Minori Conventuali del Convento del Santo  riportato integralmente in queste pagine. “A ricordo dell’inaugurazione della lapide a Pio X nel convento del Santo, Padova 13 febbraio 1938”, recita il sottotitolo. Si tratta di uno scritto agile, che si legge tutto d’un fiato, ricco di particolari. Padre Placido era da poco più di un anno direttore del Messaggero di S. Antonio e dedicò, oltre all’opuscolo, anche un articolo sulla rivista da lui diretta. Si dovette trattare, per la comunità del Santo di allora, di un evento di rilievo, considerato il calibro delle personalità presenti all’inaugurazione della lapide. La basilica e il convento del Santo conservano vari ricordi – tutti riportati da Padre Cortese nel suo scritto – della presenza Giuseppe Sarto, dapprima come sacerdote, poi come vescovo di Mantova e infine come cardinale patriarca di Venezia, senza dimenticare tutte le altre sue visite private, ancor prima di essere ordinato sacerdote, come alunno del seminario di Padova (1850-1858) dove seguì e completò il percorso formativo e di studio che lo portò all’ordinazione sacerdotale, ricevuta dall’allora vescovo di Treviso san Giovanni Antonio Farina (1803-1888) nel duomo di Castelfranco Veneto, il 18 settembre 1858. Il vescovo Farina – fondatore a Vicenza dell’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea, Figlie dei SS. Cuori – governò la diocesi di Treviso dal 1850 al 1860. Fu poi trasferito alla sede vescovile di Vicenza, dove rimase fino alla morte (4 marzo 1888). Di vita santa, fu canonizzato da Papa Francesco il 23 novembre 2014.

Significativo l’incipit del breve scritto di Padre Cortese dedicato a Papa Pio X:

Non si può pensare a un veneto che non sia devoto di S. Antonio di Padova e Pio X era veneto schietto.

Padova-Convento del Santo: Corridoio S. Pio X, con la lapide inaugurata nel 1938. Di fronte ad essa il ritratto di Padre Placido Cortese (opera di Silvano Vecchiato, 2004), ora collocato nella sede della Vicepostulazione.

Nella rassegna dei vari ricordi della presenza del futuro Papa Pio X al Santo, Padre Placido scrive:

Ma il più bel ricordo sono le due celle abitate più volte dal Sarto, Canonico e Patriarca, quella «dei Predicatori» e quella «dei Vescovi». Fra l’una e l’altra, per volontà del M. R. Padre Giacomo Gorlatto Guardiano del Convento e dei Frati del Santo, alla presenza di S. Em. il Cardinale Adeodato Giovanni Piazza Patriarca di Venezia, di S. Ecc. Mons. Francesco Borgongini Duca Nunzio Apostolico d’Italia, di S. Ecc. Mons. Carlo Agostini Vescovo Diocesano e delle Autorità Cittadine, viene murata una lapide con iscrizione in distici del Dott. Padre Angelo Biasi, del Convento del Santo.

Nel “Corridoio S. Pio X” – come oggi viene chiamato – del convento del Santo, è ancora in bella evidenza la lapide inaugurata il 18 febbraio 1938, presenti illustri personalità ecclesiastiche, come testimonia la fotografia eseguita dall’allora direttore del Messaggero di S. Antonio, Padre Placido Cortese. Nel medesimo corridoio, fino a qualche tempo fa, era collocato il dipinto dedicato al nostro Venerabile, ora conservato nella sede della Vicepostulazione, presso la Curia provinciale.

Il testo in latino ricorda la presenza ufficiale al Santo di Giuseppe Sarto, in diverse e importanti occasioni.

In calce l’anno dell’inaugurazione della lapide: 1938

A.D. MCMXXXVIII

 

Mons. Francesco Borgongini Duca, Nunzio Apostolico, Card. Adeodato Giovanni Piazza, Patriarca di Venezia, Mons. Carlo Agostini, Vescovo di Padova. Convento del Santo, 18 febbraio 1938.
(foto di Padre Placido Cortese)

Autografo di Papa Pio X, con la Benedizione agli abbonati a “Il Messaggiero di S. Antonio”:
Ai diletti figli abbonati al Periodico “Il Messaggiero di S. Antonio” impartiamo di cuore l’Apostolica Benedizione.
Li 16 Nov. 1908.
Pius PP. X

 

Il Messaggero di S. Antonio, numero di Novembre 2023, ha dedicato a S. Pio X e alla sua amicizia con i Frati del Santo un articolo, a firma del direttore fra Massimiliano Patassini, che offriamo anche agli amici di Padre Placido:

 

01Messaggero Novembre 2023 Artcolo Patassini

 

Non mancò, nel febbraio 1938, una “posa” fotografica della comunità del Santo, a suggello di una giornata significativa nell’insieme degli eventi, di varia grandezza, della storia secolare della basilica di sant’Antonio e della comunità dei Frati che senza interruzione l’hanno custodita fino ai nostri giorni.

La macchina fotografia è quella di Padre Placido Cortese, ma questa volta si fa riprendere anche lui nel gruppo, lasciando ad altri lo scatto. È una foto inedita, almeno per il nostro sito internet, che poniamo a chiusura di questo articolo dedicato a S. Pio X.

Padova, 18 febbraio 1938 – La Comunità del Santo nel giorno dell’inaugurazione della lapide dedicata a Papa Pio X.
Al centro il Patriarca di Venezia Card. Adeodato Giovanni Piazza, con Mons. Francesco Borgongini Duca, Nunzio Apostolico in Italia (a sinistra) e Mons. Carlo Agostini, Vescovo di Padova (a destra). Accanto al Nunzio Apostolico, il Ministro provinciale Padre Vittore Chialina. In prima fila, seduto, Padre Placido Cortese (primo da sinistra).

 

padre Placido di profilo

padre Placido nel chiostro

PADRE PLACIDO CORTESE

 

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Per informazioni, richiesta di immagini, biografie e preghiere relazioni di grazie ricevute, rivolgersi a:

Padre Vicepostulatore – Basilica del Santo
Frati Minori Conventuali

Piazza del Santo, 11 – 35123 Padova
Tel. 0498242811
E-mail: padreplacidocortese@gmail.com

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CANONIZZAZIONE
La Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Venerabile Servo di Dio Placido Cortese (al secolo: Nicolò) sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali