Abbiamo seguito con emozione, nel pomeriggio dell’8 maggio 2025, la fumata bianca che annunciava l’elezione del nuovo Papa da parte del conclave. Habemus Papam! E poi, con crescente emozione, abbiamo ascoltato le prime parole di Leone XIV, Robert Francis Prevost, dalla loggia esterna della Basilica di S. Pietro: «La pace sia con tutti voi», con la sua prima benedizione «Urbi et Orbi».
Nella luce della Pasqua Papa Francesco si è congedato dal suo amato gregge e ancora, nella luce della Pasqua, un nuovo Pastore ci è stato donato. Il buon Dio continua a prendersi cura del suo popolo, donandoci Papa Leone XIV, al quale assicuriamo la nostra preghiera, chiedendo per lui l’intercessione del nostro Venerabile Padre Placido Cortese (di cui pubblichiamo una foto inedita), affinché, testimoniando al mondo la carità di Cristo, ispiri tutti a percorrere le vie della giustizia e della pace, specialmente nei luoghi di conflitto, di povertà e di mancanza di rispetto dei diritti fondamentali della persona umana.
Fratelli e sorelle, vorrei che questo fosse il nostro primo grande desiderio: una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato. In questo nostro tempo, vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri. E noi vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità. Noi vogliamo dire al mondo, con umiltà e con gioia: guardate a Cristo! Avvicinatevi a Lui! Accogliete la sua Parola che illumina e consola! Ascoltate la sua proposta di amore per diventare la sua unica famiglia: nell’unico Cristo noi siamo uno. E questa è la strada da fare insieme, tra di noi ma anche con le Chiese cristiane sorelle, con coloro che percorrono altri cammini religiosi, con chi coltiva l’inquietudine della ricerca di Dio, con tutte le donne e gli uomini di buona volontà, per costruire un mondo nuovo in cui regni la pace… Fratelli, sorelle, questa è l’ora dell’amore! La carità di Dio che ci rende fratelli tra di noi è il cuore del Vangelo e, con il mio predecessore Leone XIII, oggi possiamo chiederci: se questo criterio «prevalesse nel mondo, non cesserebbe subito ogni dissidio e non tornerebbe forse la pace?» (Lett. enc. «Rerum novarum», 21). Con la luce e la forza dello Spirito Santo, costruiamo una Chiesa fondata sull’amore di Dio e segno di unità, una Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia inquietare dalla storia, e che diventa lievito di concordia per l’umanità. Insieme, come unico popolo, come fratelli tutti, camminiamo incontro a Dio e amiamoci a vicenda tra di noi.
L’anno 2024 si è concluso con un intenso programma di eventi commemorativi dell’80° della morte di Padre Placido, a Padova e a Trieste , culminati nella solenne celebrazione (domenica 24 novembre) nella basilica di sant’Antonio, presieduta da S. E. Mons. Franc Šuštar, Vescovo Ausiliare di Ljubljana, in rappresentanza della Conferenza Episcopale Slovena. È intervenuto, tra le altre autorità, anche l’ambasciatore di Slovenia presso la Santa Sede, S. E. Franc But. Alla S. Messa è seguito un momento di preghiera davanti al Memoriale del nostro Venerabile
Preceduta da una conferenza stampa tenutasi il 21 novembre a Palazzo Moroni, sede del Municipio di Padova, sabato 23 novembre è stata inaugurata nel chiostro della magnolia della basilica del Santo una significativa mostra dal titolo “Nel mio cuore come una ferita”, sul campo di concentramento di Chiesanuova, alla periferia della città, che negli anni 1942-1943 vide la presenza di alcune migliaia di internati sloveni (in maggioranza) e croati. Come è noto, grande fu l’opera di carità svolta da Padre Placido Cortese in questo e in altri campi.
La mostra, frutto di accurate ricerche d’archivio, in Italia e Slovenia, è stata preparata dal prof. Antonio Spinelli (Università di Venezia) e dalla dott.ssa Maria Grazia Tornisiello, con la collaborazione del dott. Leonardo Barattin (Associazione Viaggiare i Balcani), di P. Giorgio Laggioni (Vicepostulatore) e del prof. Pompeo Volpe (Università di Padova), coordinatore. Il team, nei mesi precedenti, ha svolto un intenso lavoro, finalizzato nell’immediato alla mostra e tra un anno alla pubblicazione che raccoglierà più estesamente gli esiti delle ricerche d’archivio condotte dal prof. Spinelli e dal prof. Milovan Pisarri (Università di Belgrado).
I nove pannelli bifacciali sono stati ideati per essere esposti anche in altri contesti (spazi ed edifici pubblici, istituti scolastici). Dalla seconda metà di gennaio 2025, la mostra sarà dislocata per alcune settimane nel Centro culturale S. Gaetano di Padova, via Altinate.
Ruah – Il soffio dello Spirito (editrice Mladika, Trieste 2024), è il titolo scelto da Elena Blancato per proporre la sua opera letteraria, un drammatico racconto degli ultimi giorni di vita di Padre Cortese nel bunker della Gestapo in Piazza Oberdan a Trieste. Uscito nel 2014, il libro viene riproposto in versione bilingue – italiano e sloveno – nell’ottantesimo della morte di Padre Placido. Il testo letterario è accompagnato da una prefazione della dott. Vlasta Polojaz, presidente della Fondazione Libero e Zora Polojaz di Trieste, e da una ricostruzione storica di Ivo Jevnikar.
Padre Placido Cortese, martire della carità – Il coraggio del silenzio (Edizioni Messaggero, Padova 2024), è un breve profilo biografico del nostro Venerabile presentato in forma di racconto, messo sulle labbra di un confratello, fra Egidio, che conobbe Padre Cortese quando questi era ancora fanciullo e frequentava la chiesa di san Francesco a Cherso. Ne è autore il Vicepostulatore P. Giorgio Laggioni. Destinatari di questo lavoro sono in particolare i pellegrini che transitano davanti al Memoriale del Venerabile Cortese, per una prima conoscenza del “martire della carità e del silenzio”.
Nei giorni 8-10 ottobre 2024 si è svolto un pellegrinaggio a Trieste e Cherso, vissuto con particolare intensità dai partecipanti, frati e laici. Ripercorrendo idealmente, dopo ottant’anni esatti, l’ultimo viaggio di Padre Placido da Padova fino al suo ‘Getsemani’ (il bunker della Gestapo di Piazza Oberdan), l’8 ottobre i pellegrini hanno visitato non senza commozione il luogo della passione e morte del Venerabile. Quindi, nella chiesa di S. Francesco d’Assisi in via Giulia, il Vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi, ha presieduto la concelebrazione eucaristica, presenti anche alcuni frati della Provincia di Slovenia, con il Ministro provinciale P. Milan Kos. È seguita la visita alla Risiera di S. Sabba, campo di sterminio nazista a Trieste, nel cui forno crematorio fini anche il corpo di Padre Cortese.
Il 9 ottobre, a Cherso, patria di Padre Placido, nel Duomo di S. Maria Maggiore, dove il piccolo Nicolò Cortese venne battezzato, il Vescovo di Krk-Veglia, mons. Ivica Petaniak Ofm Cap., ha presieduto la S. Messa, tracciando nell’omelia un bel ritratto del nostro Venerabile. Particolarmente numerosa e devota la presenza dei fedeli, che settimanalmente si ritrovano in preghiera per chiedere la beatificazione del loro amato concittadino.
Nel pomeriggio del 9 ottobre i pellegrini si sono portati al santuario della Madonna di S. Salvador, particolarmente caro ai chersini e anche a Padre Placido, che gli dedicò, nel 1942, un bell’articolo sull’Almanacco del Messaggero di S. Antonio. Si percorre a piedi un sentiero in salita per circa un’ora e mezza, tra pietraie, ulivi e – qua e là – piccoli gruppi di pecore: un paesaggio indimenticabile, rimasto inciso nella memoria di Padre Cortese. Il santuario sorge sulla sommità di un’altura, dalla quale si gode un panorama mozzafiato verso il mare: qui si può capire quanto cara sia rimasta nel cuore di Padre Placido la memoria della sua terra natale.
La celebrazione eucaristica conclusiva del pellegrinaggio si è svolta nella chiesa di S. Francesco il 10 ottobre, nel giorno in cui ricorrevano i 100 anni dalla professione dei voti del nostro Venerabile. Ha presieduto il Vicario provinciale dei Frati Minori Conventuali della Provincia di Croazia, P. Martin Jaković, mentre l’omelia è stata tenuta da P. Ljudevit Maračić, autore della biografia in lingua croata di Padre Cortese, definito il ‘Kolbe di Cherso’. Al termine della S. Messa è stata rievocata, con appropriati testi, la ‘passione e morte’ del Venerabile Padre Placido Cortese.
Fraterna e cordiale è stata l’ospitalità offerta ai pellegrini dai frati di Cherso nel convento di san Francesco.
Gli eventi dell’80° del martirio del Venerabile Padre Placido Cortese hanno avuto notevole risonanza nei media locali, regionali ed oltre.
Il Dr. Vojko Arko (1920-2000), già collaboratore di Padre Placido, pubblicò nel 1967 in “Zbornik Svobodne Slovenije” (Almanacco della Slovenia Libera), edito a Buenos Aires (Argentina), un importante saggio sull’attività di Padre Cortese durante la seconda guerra mondiale. Il testo fu tra i primi consultati da Ivo Jevnikar nelle sue ricerche. L’articolo ospitato dal Notiziario degli Sloveni in Argentina, ricorda Padre Placido Cortese e gli eventi celebrativi per l’80° della morte, nonché il saggio del Dr. Arko, di cui propone una fotografia finora inedita.
A Padova, il Messaggero di S. Antonio ha prodotto un video, diffuso in tre puntate – Placido Cortese, la forza del silenzio – a ricordo del particolare anniversario della sua morte. Ringraziamo Padre Mario Conte, direttore del Messenger of Saint Anthony, che ha condotto egregiamente una significativa e commossa rievocazione della vita e dell’opera di Padre Placido.
È disponibile anche la versione in inglese
A Londra Ruben Ferreira, giovane artista portoghese con sede nella capitale britannica, ci ha inviato un bel video con il quale ha voluto rendere omaggio a Padre Placido, nel giorno della sua ‘festa’. È vivo desiderio di tutti ricordare così – in festa – i prossimi anniversari che riguardano il nostro Venerabile!
Ruben è un caro amico ed è l’autore del dipinto realizzato nel 2023, dopo la sua visita alla basilica di sant’Antonio a Padova, quando ha ‘incontrato’ Padre Placido nel suo Confessionale-Memoriale, restandone conquistato.
Con il permesso dell’autore, il dipinto: Padre Placido Cortese, martire del silenzio compare nella copertina del breve profilo biografico curato dal Vicepostulatore e pubblicato dal Messaggero di S. Antonio per l’80° del martirio del ‘Kolbe di Cherso’.
Così ci ha scritto Ruben:
Ho pubblicato il dipinto sui miei social e ho realizzato un filmato raccontando come mi sono sentito ispirato nel dipingere Padre Placido. Spero che aiuti a promuovere la sua bellissima vita! Uniti nell’amore di Cristo, Ruben Ferreira.
Grazie Ruben!
Piazza del Santo, 11 – 35123 Padova
Tel. 0498242811
E-mail: padreplacidocortese@gmail.com